In pochi anni il prato artificiale è evoluto da prodotto di secondaria importanza a concentrato di tecnologia. Ciò che si pensava risolvibile con poche banali istruzioni, si è rivelato essere un protocollo di installazione dove cresce la richiesta di elevate professionalità per la posa in opera di tappeti destinati a durare per molti anni.

L’erba sintetica inizialmente era divisa in due macrocategorie:
  • Uso sportivo
  • Uso decorativo generico
Della prima fanno parte varietà e filati realizzati su grandissima scala. Se pensiamo ad esempio a un campo per il calcio a undici, servono oltre seimila metri quadri di materiale, posato in lunghe strisce prettamente rettilinee e intasato con sabbie o altri inerti usando macchinari industriali.
Alla seconda appartengono invece i rotoli da centro hobbistico, la classica erba sintetica di basso prezzo che il privato acquista per tamponare situazioni spesso provvisorie. Cose simili a zerbini di grande dimensione, nulla più.

Quando la tecnologia ha immesso sul mercato, riscuotendo da subito un grande successo, prodotti destinati al segmento decorativo per la posa di prati artificiali di lunga durata e di aspetto più che verosimile, è emersa tutta una serie di difficoltà tecniche relative appunto alla stesura e finitura dell’erba sintetica.
Le ditte di posa del segmento sportivo, troppo grandi e strutturate, faticano a seguire le peculiarità del piccolo giardino dietro la casetta a schiera, per citare un esempio diffuso.
I giardinieri tradizionali, abituati a lavorare sul naturale, mal volentieri approcciano le richieste del cliente che chiede erba sintetica in luogo del prato vegetale.
Le aziende commerciali come la nostra devono quindi istituire dei protocolli di installazione del prodotto venduto, e il cliente si trova in condizioni di soddisfazione e apprezzamento dell’acquisto fatto solo nel momento in cui alla bellezza del medesimo viene affiancata una procedura di posa di altrettanto elevato livello qualitativo.
 

Nasce così la figura dell’installatore specializzato di erba sintetica.

Un artigiano che spesso non proviene direttamente dal mondo garden ma da settori affini, più vicini all’edilizia.
Le abilità manuali richieste a un bravo posatore di prato artificiale sono infatti molteplici, e si trovano nella stragrande maggioranza dei casi a unire più attività complementari che richiedono elasticità mentale e praticità.

È tipico l’esempio delle varianti in corso d’opera richieste dalla clientela più esigente: spostamenti di piante, realizzazioni di bordure, chiusure di porzioni di impianto di irrigazione, sono solo alcune delle “sorprese” che vengono affrontate durante la posa del prato sintetico.
Va da sé che davanti a domanda del cliente, il bravo posatore avrà l’accortezza di provvedere per quanto possibile a una soluzione rapida e contestuale, concordata con il cliente e l’azienda in modo da non bloccare il cantiere e ottenere il risultato desiderato.

Manualità, abilità e fantasia, quindi, sono gli elementi che rendono l’installatore specializzato di erba sintetica un professionista a tutto tondo.
Fatto?
Neanche per sogno!

Il motivo per cui la commerciale si trova nell’obbligo di specializzare installatori autorizzati risiede nella tecnologia e nelle infinite possibilità di adattamento del prodotto ai giardini esistenti.
Se si lavorasse sempre sul pulito, quindi su giardini di nuova progettazione dove non c’è nessuna piantumazione, pavimentazione, irrigazione, accessori e arredi, la questione sarebbe risolvibile con la maggiore presenza possibile di elementi rettilinei.
Purtroppo non è quasi mai così semplice.
Si lavora su giardini esistenti sostituendo il prato naturale con quello artificiale. La posa dell’erba sintetica avviene con mille vincoli:
  • piante da includere nei tagli
  • bordure irregolari
  • pavimentazioni in lastre intervallate
  • aiuole ricurve
  • pendenze
  • settori di irrigazione da mantenere attivi per le piante
E sono solo alcuni esempi. Se la posa avviene su tetto o terrazza, ai dettagli di pura manualità si aggiungono le necessità di cantieristica, come portare i materiali in quota, lavorare e riportare scarti e avanzi a terra.

Cosa facciamo noi?

Distribuiamo un prodotto leader incontrastato per qualità e perfezione dei dettagli. Per la sua posa in opera ci rivolgiamo solamente a specialisti, e dove non li troviamo li forniamo.
Ma l’aspetto più interessante della nostra attività è la formazione.
Sempre più spesso ci viene chiesta, sorprendentemente anche da parte dei giardinieri, la realizzazione di corsi di formazione specifica. Ci si è resi finalmente conto che, come accade in altri rami del settore decorativo, è stupido produrre bene e posare male. Il risultato finale dipende in ogni caso dall’uomo, e in forza di questo principio abbiamo preparato nel tempo diversi specialisti dislocati in varie zone d’Italia.
E continuiamo a farlo, certi che questa sia la chiave per il successo del prodotto. L’erba sintetica non è maneggiabile da tutti: ha bisogno di molte attenzioni, di attrezzature adeguate e di idee e progettualità precise, diverse caso per caso.

Siamo così maniacali da includere nelle forniture anche i materiali necessari per un lavoro ben fatto: collanti specifici, tessuti di fondo, sabbie speciali per l’intaso, quantità di prato in rotoli misurata sulla base di un progetto che include sfridi e ritagli. In cambio chiediamo che l’installatore utilizzi metodi e strumenti forniti in uso da noi, o acquistati dai nostri fornitori quando è raggiunto lo status di posatore autorizzato.
Hai letto fino qui e ti interessa diventare un nostro partner e/o distributore? Chiamaci, o contattaci via web.
Il produttore olandese Royal Grass™, di cui siamo esclusivisti per l’Italia, tiene moltissimo alla formazione.
Magari al prossimo corso per posatori specializzati potresti diventare dei nostri e cominciare a lavorare sulla tua clientela con i magnifici prati artificiali i-Garden!